Terapia Psicodinamica

Che Cos’è?

Per psicoterapia psicodinamica (o psicoanalitica, i termini sono utilizzati in modo equivalente) si intende un trattamento psicoterapeutico fondato sulla teoria e la tecnica della psicoanalisi classica, da cui deriva, riadattato per prevedere più flessibilità in termini di impianto terapeutico, ovvero con una frequenza delle sedute inferiore (generalmente da una a due alla settimana invece che tre o quattro) e una durata nel tempo solitamente inferiore.

L’essenza dell’impianto psicoanalitico è preservata e consiste nell’esplorazione sistematica di aspetti di sè non noti al paziente (impliciti o inconsci), in particolare per come si manifestano e influenzano la relazione terapeutica, che diventa quindi strumento fondamentale di comprensione delle dinamiche interne del paziente. Il principio fondante il trattamento è l’idea che quelle stesse dinamiche inconsce, che concorrono alla costituzione di uno stato di sofferenza non sempre pienamente comprensibile, una volta rese consapevoli diventino affrontabili e superabili, consentendo quindi il recupero di uno stato di benessere che sia più libero da vincoli rispetto a quello precedente l’insorgere del disagio.

 

Come Funziona

Una recente pubblicazione sull’efficacia della psicoterapia psicodinamica (Shedler, 2010) sistematizza così le caratteristiche fondamentali di questo approccio terapeutico:

Attenzione particolare agli affetti e all’espressione delle emozioni: la psicoterapia psicodinamica incoraggia l’esplorazione condivisa dell’intera gamma delle emozioni del paziente. Il terapeuta aiuta il paziente a descrivere e a rendere comunicabili sensazioni e sentimenti, inclusi (anzi specialmente) quando sono contraddittori, preoccupanti o minacciosi e a quegli stati interni che, almeno  inizialmente, il paziente può non essere in grado di riconoscere o tollerare. Nel lavoro psicodinamico è centrale la consapevolezza che una comprensione a livello intellettuale (capire) non equivale ad una comprensione a livello emotivo (sentire), che risuona ad un livello più profondo e che rappresenta la via che conduce al cambiamento (da cui, ad esempio, il fatto che molte persone capaci a livello intellettivo e con buona comprensione psicologica di sè e degli altri possano essere consapevoli delle cause delle loro difficoltà senza tuttavia essere in grado di superarle).

Esplorazione dei tentativi di evitare pensieri ed emozioni disturbanti: le persone fanno molte cose, consapevolmente o meno, al fine di evitare quegli aspetti dell’esperienza che sentono come problematici Questo evitamento (che in termini teorici e tecnici rimanda ai concetti di difesa e resistenza al cambiamento) può assumere forme molto concrete, ad esempio, in terapia, attraverso sedute saltate, ritardi, o discorsi evasivi oppure può assumere forme più sottili e difficili da riconoscere come cambiare repentinamente discorso quando alcuni pensieri sono sul nascere, concentrarsi su aspetti concreti di un’esperienza piuttosto che su ciò che è psicologicamente significativo, concentrarsi sulle cause esterne del proprio disagio piuttosto che sul proprio ruolo nel determinare gli eventi, e così via. Gli psicoterapeuti psicodinamici si concentrano attivamente sull’individuazione ed esplorazione delle modalità di evitamento e delle difese psichiche.

Identificazione di temi e schemi relazionali ricorrenti: gli psicoterapeuti psicodinamici mirano a identificare ed esplorare temi e modelli ricorrenti nei pensieri, nei sentimenti, concezioni di sé, nelle relazioni e nelle esperienze di vita dei pazienti. In alcuni casi un paziente può essere consapevole di mettere in atto modalità che sono per lui dolorose o controproducenti e nonostante ciò non essere in grado di evitarle (ad esempio: un uomo che si ritrova ripetutamente attratto da partner non disponibili o già impegnati; una donna che si sabota regolarmente quando un successo è a portata di mano). In altri casi, il paziente può non essere a conoscenza dei suoi modelli ricorrenti fino a quando il terapeuta non lo aiuta a riconoscerli e a comprenderli.

Considerazione delle esperienze passate (focus evolutivo): in relazione alla identificazione dei temi e dei modelli ricorrenti viene attribuita particolare importanza alle esperienze precoci con le figure di attaccamento: l’attenzione sul passato non è fine a se stessa ma serve a individuare la relazione tra il passato e il presente, il modo in cui il passato tende a riattualizzarsi, ovvero a ripresentarsi in termini di esperienza presente. Il passato serve a gettare luce sulle difficoltà attuali con l’obiettivo di aiutare i pazienti a liberarsi dai vincoli che si sono strutturati nelle passate esperienze per vivere più pienamente nel presente.

Focus sulle relazioni interpersonali: la psicoterpia psicodinamica pone forte enfasi sulle relazioni e sulle esperienze interpersonali dei pazienti (in termini teorici: sulle relazioni oggettuali e di attaccamento). In che modo il paziente entra in relazione con gli altri? Come si percepisce in relazione agli altri? Come percepisce gli altri rispetto a sé? Gli aspetti adattivi e non adattivi della personalità e del senso di sé infatti si formano nel contesto delle relazioni di attaccamento e le difficoltà psicologiche spesso sorgono quando interazioni interpersonali problematiche interferiscono con la capacità di una persona di soddisfare le proprie esigenze emotive.

Focus sulla relazione terapeutica: la relazione tra terapeuta e paziente è di per sé un importante rapporto interpersonale che può diventare profondamente significativo e carico emotivamente. Quando vi sono dei temi ripetitivi nelle relazioni di una persona e nelle sue modalità di interazione, questi temi e modalità tendono in qualche modo a emergere anche nella relazione terapeutica sebbene spesso ciò accada in forme più complesse, sottili e “mascherate”. La ripetitività di temi interpersonali nella relazione terapeutica offre un’opportunità unica per esplorarli e rielaborarli in tempo reale, mentre si manifestano. L’obiettivo è acquisire una maggiore flessibilità nei rapporti interpersonali ed una maggiore capacità di soddisfare le proprie esigenze relazionali.

Esplorazione delle fantasie psichiche: a differenza di alre tipologie di terapia in cui il terapeuta può attivamente condurre le sedute o seguire un determinato programma, nella psicoterapia psicodinamica i pazienti sono invitati ed incoraggiati a parlare liberamente di tutto ciò che viene loro in mente, indipendentemente da quanto rilevante, pertinente, desiderabile o socialmente accettabile sia il contenuto dei loro pensieri. Quando i pazienti riescono a far questo (si tratta di un compito apparentemente semplice ma in realtà molto complesso: la maggior parte dei pazienti richiede molto tempo e un notevole aiuto da parte del terapeuta prima di poter parlare liberamente) i loro pensieri spaziano naturalmente in molti settori della vita mentale tra cui desideri, paure, fantasie, sogni e sogni ad occhi aperti. Tutto questo materiale rappresenta una ricca fonte di informazioni su come la persona vede se stessa e gli altri, su come percepisce, interpreta o evita alcuni aspetti dell’esperienza, e su come tutto questo interferisca con una potenziale capacità di trovare un maggiore piacere e significato della sua vita.

 

Gli Obiettivi

L’obiettivo della psicoterapia psicodinamica comprende la remissione sintomatologica ma va oltre ad essa; il successo del trattamento dovrebbe non solo alleviare i sintomi (cioè liberarsi di qualcosa), ma anche favorire lo sviluppo e l’utilizzo delle risorse psichiche già presenti nella persona.

A seconda della persona e delle circostanze, queste potrebbero includere la capacità di avere relazioni interpersonali più soddisfacenti, utilizzare in modo più efficace le proprie doti e capacità, mantenere un realistico senso di autostima, essere in grado di tollerare una gamma più ampia di affetti, avere una vita sessuale più gratificante, essere in grado di capire se stessi e gli altri in modo più ricco e con maggiori sfumature, affrontare del sfide della vita con maggiore libertà e flessibilità. Questi obiettivi sono perseguiti attraverso un lavoro di riflessione, esplorazione e scoperta di sé che può svolgersi nel contesto di una relazione sicura e profondamente autentica tra terapeuta e paziente.