APPROFONDIMENTI SUL TEMA DELLA DIPENDENZA DA INTERNET
La Dipendenza da Internet
La Dipendenza da Internet (Internet Addiction) è un fenomeno complesso poiché da origine a diverse forme di dipendenza dalla Rete. Internet dà la possibilità di accedere a diversi servizi online e a diverse attività che possono soddisfare i propri bisogni, questo comporta a livello patologico forme specifiche di dipendenza.
Cybersex Addiction (dipendenza dal sesso virtuale)
-Fruizione di materiale pornografico -Incontri nelle chat erotiche -Masturbazione compulsiva- servizi di telefonia- uso di accessori o oggetti pornografici- promiscuità protratta.
Questa patologia è considerata da alcuni autori come condizione ossessivo-compulsiva e da altri come un fenomeno da discontrollo degli impulsi o vera dipendenza. La dimensione dell’impulsività sembra essere coinvolta nelle fasi inziali del processo della dipendenza e si esprime come un eccessivo bisogno di attivazione immediata di piacere, mentre quella della compulsività emerge nelle fasi avanzate e si presenta come comportamento sessuale ritualizzato per placare i conflitti interiori e i vissuti dolorosi di colpa e vergogna (Goodman, 1998). Alla base ci sono dinamiche familiari di mancato riconoscimento dei bisogni nell’infanzia della persona dipendente, mancanza di vicinanza emotiva e aspettative eccessive da parte dei genitori. L’immagine che il bambino sviluppa di sé è di vergogna, sviluppa un sentimento di autosvalutazione e credenze erronee, mancanza di sfiducia nelle relazioni con gli altri, credenza che la risposta ai propri bisogni si trova nel sesso. Il sesso, quindi, non è un desiderio ma un bisogno, per esempio qualcuno può metterlo in atto perché è l’unico modo per prendere sonno e, il partner è visto solo come oggetto da utilizzare. Perciò il comportamento da sesso va ad alleviare gli stati mentali dolorosi, angosce legate all’identità, riduce l’aggressività verso sé e le figure interiorizzate genitoriali.
Il rischio è quello di entrare in un circolo vizioso dove la persona trova solo nel sesso le risposte ai suoi bisogni, non riesce ad avere una sessualità e un’intimità sana con il proprio corpo e in coppia, rischia di non mettere in campo risorse adeguate per fronteggiare i problemi, di andare in depressione, vivere in ansia ed essere dominati da rabbia, senso di colpa e vergogna.
Cyber Relational Addiction (dipendenza dalle relazioni virtuali)
-Bisogno di instaurare relazioni di amicizia con persone incontrate online -Bisogno di instaurare relazioni amorose con persone incontrate online attraverso l’uso di email, chat, newgroups e social networks.
Nella realtà questa forma di dipendenza si chiama “love addiction o dipendenza affettiva” praticamente l’individuo sente il bisogno irrefrenabile di avere una relazione molto intima e dipendere da una persona significativa che la protegge e si prende cura di lui. Le persone dipendenti affettivamente temono il cambiamento, sopprimono i propri desideri e non hanno fiducia nelle proprie capacità. I dipendenti affettivi per lo più sono donne, donne fragili che cercano un amore che le gratifichi, donne che si sentono inadeguate e hanno difficoltà a prendere coscienza di se stesse e del loro diritto a star bene. Non hanno imparato ad amarsi e a non amare troppo.
Le relazioni virtuali finiscono per essere più importanti di quelle reali e il soggetto si isola vivendo in un mondo parallelo fatto di persone idealizzate. Alcuni segnali per riconoscere la Dipendenza dalle Relazioni Virtuali sono:
- il bisogno di passare molto tempo online per intraprendere relazioni amicali o sentimentali
- perdita di interesse per le relazioni reali
- ha ripetutamente tentato senza successo di controllare, ridurre o interrompere il protrarsi degli scambi amicali e/o sentimentali online.
Net Compulsions, (la messa in atto di diversi comportamenti compulsivi)
-Gioco d’azzardo online – casinò virtuali- Partecipazione ad aste online -Vendere cose online- commercio online- shopping compulsivo online
In questa patologia riscontriamo da parte della persona un eccessivo bisogno di competizione, sperimentare il rishio e raggiungere un’immediata eccitazione. “E’ l’eccitazione di vincere il prezzo!”(Goldberg, 1999).
Le persone che sviluppano una dipendenza per una di queste attività subiscono problemi finanziari gravi. La facilità di instaurare questo tipo di dipendenza è facilitato dalle caratteristiche della Rete: accessibilità, controllo, eccitazione.
Per accessibilità si intende connettersi comodamente da casa e avere una gratificazione immediata che va oltre i confini spazio- temporali, per es. se voglio scommettere posso farlo in un click seduto sulla poltrona di casa senza dover uscire e recarmi nel luogo adatto.
Il controllo permette al giocatore di monitorare i propri investimenti da solo senza intermediari e al giocatore d’azzardo o allo shopper compulsivo di farlo di nascosto.
Vi è un desiderio irrefrenabile di mettere in atto il comportamento compulsivo e un pensiero fisso sull’oggetto del desiderio. Tali comportamenti tendono a colmare il senso di vuoto o di angoscia e sono anticipati da ansia, eccessiva preoccupazione, senso di noia o depressione. Le conseguenze possono essere disastranti e, quindi la persona può incorrere in grossi problemi finanziari(per esempio il giocatore d’azzardo gioca per riparare quanto perduto ma si indebita ancor di più), nega tutto ai familiari finchè non viene scoperto, può mettere in atto comportamenti illegali per risanare i debiti, prova sentimenti di forte rabbia, frustrazione e depressione, nei casi più estremi può arrivare al suicidio.
I giocatori non chiedono aiuto perché non riconoscono il problema, di solito è il coniuge o un membro della famiglia che spinge il dipendete in terapia oppure arrivano in seguito alla richiesta di divorzio o di separazione da parte del coniuge.
Information Overload (sovraccarico cognitivo) -Bisogno di ricercare numerose informazioni online al fine di avere le idee più chiare e fare scelte adeguate.
Questo eccesso di informazioni invece nella realtà crea l’esatto contrario, confusione e indecisione maggiori. La gente desidera ardentemente essere sempre al corrente ed avere accesso alle informazioni, tanto che poi si trova intrappolata in un mare di notizie. La navigazione sui siti è un’ottima opportunità ma queste persone finiscono per diventare dipendenti dallo scaricamento di materiale da Internet. Chi soffre di dipendenza da Sovraccarico Cognitivo è una persona che ha la percezione che essere in possesso di più materiale informativo possibile sia un modo per prendere meglio le decisioni e acquisire maggior prestigio sociale rispetto a chi è meno informato. Il punto è che tale sovraccarico impedisce un buon uso di queste informazioni. I comportamenti che si presentano sono il bisogno di passare molto tempo online per trovare compulsivamente notizie o aggiornarsi; cercare ripetutamente di controllare l’attività di ricerca o interromperla senza successo; incorrere in problemi familiari, sociali ed economici causati dalla ricerca eccessiva di informazioni.
Computer addiction (dipendenza dai giochi interattivi virtuali)
Partecipare a giochi interattivi giocando contemporaneamente con più persone e interagire con loro. Questo di per se non è un problema, ma la caratteristica di questi giochi virtuali è quella di essere estremamente coinvolgenti perché permettono al protagonista/giocatore di costruirsi un’altra identità, di nascondere la propria in altre parole “Puoi ESSERE chi vuoi”.
L’anonimato (fattore di rischio della dipendenza online) permette al giocatore di esprimere se stesso e inventare personaggi che sostituiscono la vera personalità. Il “vantaggio” è che Internet dà l’opportunità alla persona di sperimentare diversi sé alternativi e costruirsi una vita parallela e più importante di quella reale. Questa dipendenza può creare nella persona un senso di sdoppiamento, intrappolato nel bisogno di uscire dalla propria vita quotidiana per trasformarsi nel personaggio virtuale sul quale proietta tutti i suoi desideri e le sue illusioni. La Rete dà la possibilità di essere ciò che si desidera e le persone che hanno una scarsa autostima, timide che, non accettano se stessi, corrono il rischio di esserne coinvolti.
Il rischio e le conseguenze sono l’isolamento dal contesto sociale, dalle regole, da apprezzamenti fisici, dissociazione dalla realtà, depressione, stato di irritabilità. I soggetti più a rischio sono adolescenti e studenti universitari, maggiormente vulnerabili nel periodo dello sviluppo, periodo in cui sono travolti da importanti cambiamenti legati allo sviluppo dell’identità e all’instaurarsi delle relazioni intime. Questi, di per sé, sono eventi stressanti per l’adolescente e la dipendenza da Internet può rallentare o interrompere lo sviluppo di queste due componenti fondamentali.
La caratteristica dell’anonimato riduce l’ansia che i ragazzi avrebbero nelle relazioni interpersonali e permette alla persona di comportarsi in modo inibito dietro la maschera di un personaggio e di sentirsi più protetto dietro la Rete, senza timore del giudizio per il proprio aspetto fisico o modo di fare. Spesso tali persone hanno difficoltà ad instaurare relazioni sociali e difficoltà nella comunicazione faccia a faccia.
DIPENDENZA DAI SOCIAL NETWORKS
L’avvento di internet e lo sviluppo della tecnologia con l’arrivo degli smartphone, dei tablet e dei pc a misura d’uomo permettono sempre più di avere un accesso facilitato al web, tanto che ormai è diventato un compagno di vita. L’accesso può avvenire comodamente in qualsiasi luogo ci si trova: a casa, in ufficio, a scuola, in vacanza, da un’altra parte del mondo. E i social networks in particolare permettono di rimanere in contatto con amici vicini e lontani, conoscenti o fare nuove amicizie. Inizialmente i social networks catturano gli adolescenti che spendono mediamente 2/3 ore al giorno online attraverso l’utilizzo di diversi strumenti come smartphone o computer e, da diversi studi, emerge che Facebook è il social network più cliccato. Tale social network oltre ad avere caratteristiche positive quali: visibilità, entrare in contatto con amici e più persone in modo immediato, permette di condividere esperienze, pensieri e molto altro, consente di avere una percezione immediata di piacere così come un momentaneo incremento dell’autostima, ma l’uso assiduo crea una vera e propria dipendenza, aumentando le ore passate sui social networks diminuisce il contatto con la vita reale. Questa dipendenza dai social networks causa sintomi di desiderio impulsivo verso il social, di tolleranza e di astinenza proprio come nell’assunzione di sostanze stupefacenti.
SINTOMI DELLA DIPENDENZA
Il craving cioè il desiderio impulsivo per la ricerca dell’oggetto-comportamento del piacere che dà gratificazione, associato al pensiero fisso di riconnettersi e alla perdita del controllo degli impulsi. La tolleranza si manifesta con la necessità di rimanere collegati alla rete e aggiornare i propri contenuti personali per raggiungere la sensazione di appagamento. I sintomi di astinenza si manifestano sotto forma di disagi psico-fisici come ad esempio tachicardia, sudorazione, ansia che la persona ha nel momento in cui non riesce a connettersi per un certo periodo di tempo.
Altri sintomi che possono comparire sono:
a livello fisico
-Emicrania -Tachicardia -Sudorazione eccessiva.
a livello comportamentale
-Cambiamento dell’umore -Depressione -Stress -Indebolimento del sistema immunitario -Riduzione dell’autostima
-Eccessivo livello di ansia -Difficoltà nel dormire -Eccessiva stanchezza -Irregolarità nei pasti -Scarsa cura del corpo -Mal di schiena -Sindrome del tunnel carpale -Stanchezza degli occhi -Pensiero ossessivo e comportamento compulsivo verso l’oggetto del desiderio.
La persona tende sempre più a isolarsi dal mondo reale per connettersi alla rete, preferisce passare il tempo in casa piuttosto che coltivare o creare nuove amicizie, Hobby o attività all’aperto. Si può facilmente notare una perdita di interessi legati alla quotidianità, di disagi che iniziano a presentarsi nella sfera lavorativa o scolastica come ad esempio:
-Scarso rendimento -Brutti voti -Richiami -arrivare tardi al lavoro o a scuola -Non aver voglia di recarsi al lavoro o a scuola.
Si possono facilmente individuare anche disagi in ambito familiare:
-Dimenticano di mangiare o non ne sentono il bisogno – Si dimenticano di bere o non ne sentono il bisogno -Passano sempre meno tempo con i famigliari – VI è una mancanza di dialogo con i famigliari stessi.
Sono molte le persone che usano il computer o altri dispositivi e che accedono ai social networks per lavoro ma non per questo può generarsi per forza dipendenza, per esempio…
-un Programmatore che realizza programmi per computer -un Grafico che realizza siti internet -un Pubblicitario specializzato in social media lavorano con internet, ma non è detto che siano dipendenti.
La dipendenza si registra con il comparire di più o di tutti quei sintomi sopra indicati; dal comportamento compulsivo nei confronti dello strumento che permette l’accesso ai social networks e il comportamento ripetitivo verso il social network stesso che diventa “oggetto del piacere e di gratificazione”; dalla motivazione che si attiva a livello cerebrale, dove vi è un’alterazione e, la persona per evitare di vivere emozioni dolorose mette in atto un comportamento immediato compensatorio che genera piacere. Un esempio può essere la persona che per colmare una sensazione di vuoto o di angoscia si connette alle chat porno per compensare il malessere e ottenere così una gratificazione immediata… è come se la gratificazione immediata celasse il dolore e il vuoto sottostante, un vuoto generato da dinamiche infantili.
Gli adolescenti sono la categoria più a rischio ma la dipendenza da internet coinvolge anche gli adulti che spendono una parte del loro tempo online, se teniamo in considerazione tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione.
Per gli adolescenti Internet rappresenta un vantaggio ma anche un potenziale pericolo. I nuovi mezzi di comunicazione sono sicuramente utili per la didattica, per il reperimento di informazioni ma è un sistema difficile da controllare, da tutelare ed è difficile proteggere gli utenti più vulnerabili. Un’indagine svolta dalla Società Italiana di Pediatria ha rivelato che quasi il 53% dei bambini che navigano su Internet lo fa fuori dalla supervisione degli adulti, il 52% frequenta abitualmente le chatline e il 33% chatta con i coetanei (Guerreschi, 2005). Il gioco d’azzardo online è regolamentato in modo inadeguato ed è possibile che il ragazzo possa prendere facilmente il cosiddetto “vizio”. I siti di gioco d’azzardo online e pornografici spesso hanno anche nomi di personaggi di cartoni animati, quindi anziché trovare il proprio cartone il ragazzino può imbattersi in contenuti più pericolosi.
Pertanto è fondamentale il ruolo dei genitori per controllare l’uso che i propri figli fanno di Internet, conoscere i siti che frequentano e quelli in cui si imbattono.
Dott.ssa Michela Romano
Psicologa e Psicoterapeuta